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Cavolo Riccio: Una Potente Novità
Il CAVOLO RICCIO detto anche KALE è considerato, anche rispetto agli altri componenti della famiglia delle crucifere, un super-food per la sua eccezionale composizione e biodisponibilità dei suoi nutrienti. Vediamo come è composto e le sue proprietà:
Molto utile per l’osteoporosi e la crescita dello scheletro perché è un’ottima fonte di calcio, più biodisponibile rispetto alla sorgente-latte e a differenza degli spinaci, anche loro ricchi di calcio, il cavolo riccio non contiene ossalati che ne limitano l’assorbimento.
Consigliato nelle diete anti-tumorali (sempre che ci sia qualcuno che ne parli) per la presenza di sulforafani e kaempferolo oltre che ad un’ampia gamma di carotenoidi.
Una sola tazza di cavolo riccio supera ampiamente le dosi giornaliere raccomandate di vitamina C (134%), vitamina A (200%) e vitamina K (600%, attenzione particolare per chi assume anticoagulanti) . Ricco anche in fibre, folati e altre vitamine del gruppo B. Tutto questo con un ridotto apporto calorico.
Ha proprietà antidepressive , secondo uno studio della Columbia University, in quanto contiene : Acido alfa linolenico (ALA) che nel cervello viene convertito in EPA e DHA , utili anche nel contesto della prevenzione cardiovascolare, Il sulforafano, che stimolando l’azione detox di alcuni enzimi, riduce l’infiammazione cerebrale.
Anche la ricchezza in folati di questa crocifera concorre in più modi alla salute del cervello. I folati, infatti, agevolano la produzione di EPA e DHA, stimolano la produzione della difensina-1 (molecola protettiva sulle cellule cerebrali) e aumentano le concentrazioni del neurotrasmettitore acetilcolina, coinvolto nei processi cognitivi e mnemonici.
Che vogliamo di più? Visto il suo sapore forte è importante saperlo cucinare ma esplica il massimo delle sue proprietà nutritive da crudo magari facendone un bel pesto o mischiandolo in un’insalata.
Bravi Francesco e Omar anche perchè utilizzate metodi di coltivazione senza uso di pesticidi!
Anguria o Citrullus Vulgaris
Della famiglia delle cucurbitacee è un frutto tipicamente estivo, con una grande capacità reidratante e remineralizzante in un periodo in cui il grande calore può portare a disidratazione e perdita di minerali (non a caso: domandiamoci perché bisogna consumare frutta e verdura di stagione!). Contiene poca fibra e quindi è relativamente irritante nelle coliti e nelle diverticoliti ma ha grandi proprietà antiossidanti per il contenuto di vitamina C, licopene e beta carotene che aiutano a contrastare i radicali liberi. In modo particolare IL LICOPENE è un carotenoide (conferisce il colore rosso al frutto) che nella letteratura scientifica ha un grande ruolo protettivo per le patologie cardiovascolari. Inoltre contiene un aminoacido, LA CITRULLINA che viene convertito in arginina, composto che migliora la funzionalità dei vasi sanguigni. Tra i minerali non dobbiamo dimenticarci che apporta UNA NOTEVOLE QUANTITÀ DI POTASSIO ED È POVERO DI SODIO E FOSFORO, che da una parte favorisce la salute dell’apparato cardiovascolare ma ci dice anche che, in caso di problematiche renali gravi, va usato tenendo sotto controllo l’iperpotassiemia. IN TERAPIA NUTRIZIONALE possiamo dire che è un frutto che si può associare a tutti gli altri alimenti eccetto che con il pomodoro che, contenendo una notevole quantità di sali, può creare una inibizione delle rispettive funzioni nutrizionali e metaboliche. In sintesi è utile:
- Negli sportivi e come remineralizzante
- Nella ritenzione idrica come diuretico
- Nelle patologie cardiovascolari e nelle ipercolesterolemie
- In molti malati oncologici come antiossidante soprattutto nei tumori della prostata
- Nelle epatiti virali ed in caso di fegato intossicato
- Per fluidificare la tosse e per decongestionare i polmoni
- Usato con moderazione, anche quando c’è una regolazione non ottimale della glicemia in quanto la componente dolce è data dal ciclamato di sodio e meno dal fruttosio
Controindicato:
- Nelle patologie della colecisti
- Nell’insufficienza renale grave
E non dimentichiamo: sapevate che si possono utilizzare sia la buccia e la parte bianca?
( FONTI: Il potere farmacologico degli alimenti; Spazio sfera, Nutrition reserch, Advances in Nutrition)
Una revisione sistematica: l’agopuntura in confronto alla terapia farmacologica standard per la profilassi dell’emicrania
Ad oggi è ancora dibattuta l’efficacia dei farmaci nella profilassi dell’emicrania, sia in termini di risultati che di effetti collaterali, così questo gruppo di ricercatori ha cercato di collezionare i dati provenienti dai migliori trials pubblicati riguardo la comparazione dell’efficacia dell’agopuntura nella prevenzione degli attacchi di emicrania rispetto ai farmaci classici. Due revisori hanno valutato l’eleggibilità degli studi, estratto le informazioni su pazienti, sui metodi di trattamento e sui risultati. Sono stati valutati trials randomizzati controllati effettuati su soggetti adulti con diagnosi di emicrania cronica o episodica con o senza aura. 7 trials, per un totale di 1430 partecipanti, hanno rispettato i criteri di inclusione riguardo l’efficacia dell’agopuntura in confronto ai farmaci standard. Molti di questi studi hanno dimostrato che l’agopuntura è più efficace dei farmaci classici, nonostante l’eterogeneità del metodo di trattamento scelto.
Questo articolo conclude che l’agopuntura è quindi efficace al pari di molti dei farmaci standard utilizzati per la profilassi emicranica, con minori effetti collaterali.
Bibliografia:
Zhang N, Houle T, Hindiyeh N, et al. 2019. Systematic Review: Acupuncture vs Standard Pharmacological Therapy for Migraine Prevention. Headache. doi: 10.1111/head.13723
Maria Letizia Barbanera
L’OMS introduce la Medicina Tradizionale Cinese
A maggio 2019 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha presentato l’11° revisione della Classificazione Internazionale delle Malattie (International Classification of Diseases) – uno standard globale per la diagnosi e il trattamento delle malattie – alla 72° World Health Assembly a Ginevra. L’ICD è la base per identificare le tendenze e le statistiche sanitari in tutto il mondo e contiene circa 55000 codici univoci per lesioni, malattie e cause di morte. Fornisce un linguaggio comune che consente agli operatori sanitari di condividere informazioni sanitarie in tutto il mondo. L’aggiunta del capitolo della medicina tradizionale cinese (MTC) è simbolo dell’attenzione che l’OMS sta sviluppando verso una medicina sempre più incentrata sulla persona, tenendo in considerazione che la medicina tradizionale cinese viene ormai utilizzata da milioni di persone in tutto il mondo. Questa azione ha un grande impatto nel mondo della MTC, sia per aumentare la diffusione della stessa negli stati membri, sia per contribuire all’incremento della ricerca, educazione, formazione, qualità e regolamentazione di una antica ma moderna medicina.
Sitografia:
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/…
https://link.springer.com/article/…
Maria Letizia Barbanera